Il mio amico Romolo Guasco: un suo contributo alla campagna elettorale che condivido

Riflessioni in prossimità del voto



Voterò PD: dopo le tante peripezie di questo partito la scelta non era scontata, e quindi vorrei spiegarne i motivi con questa breve riflessione.

Prima di tutto voto e non mi astengo, perché astenersi è semplicemente stupido. Chi dipinge l'astensione come legittima protesta antisistema deve sapere che il “il sistema” ringrazia per l'astensione e che, ad oggi, nessuno ha inventato un migliore impianto di governo della democrazia rappresentativa.

Voto con le mie idee non con la mia pancia, perché si affermi la mia cultura e la mia etica e non il mio interesse immediato. Qui la cosa diventa complessa per un cattolico, quale provo ad essere, che deve cercare nei programmi dei partiti alcuni indirizzi di fondo quali la giustizia e l'attenzione ai poveri, la libera affermazione della persona e della vita. Il PD è oggi il partito che meglio può affermare questi valori: è vero, non ha ancora prodotto una proposta vera e moderna per dargli gambe, ma chi altri potrebbe farlo? Si tratta di fare giustizia nell'uso delle risorse pubbliche e di avere un moderno welfare non statalista, che aiuti a liberare le persone dai bisogni per offrirgli la libertà di lavorare, fare impresa, sposarsi, avere figli, diventar vecchi serenamente. E’la sfida del futuro per tutti i paesi occidentali che non si vince né col vetero statalismo e pauperismo proposto da Vendola, né tanto meno con le ricette neo reaganiane che la destra prova a scimmiottare. Davanti ai problemi drammatici dell’Europa e del mondo la ricetta berlusconiana (“ti do un po’ di soldi e prova a cavartela”) è l’egoismo, quella che mette insieme le persone è la politica di cui abbiamo bisogno (attualizzando la frase di Don Milani).

Voto PD perché ha qualche buona proposta per far ripartire l’economia e crede nell’Europa: avrei voluto Renzi e speravo che Bersani tenesse Ichino e non Fassina, ma oggi si vota PD e domani si combatte dentro per far vincere l’economia liberale e non la CGIL.

Voto PD perché ha dimostrato di essere il partito con il maggior tasso di vita democratica (le primarie sono da migliorare ma nessun altro le ha fatte) e di avere una classe dirigente articolata e con ricambi. Il PD è ancora in costruzione (un po' lenta certo!) ma è un “partito che resta”, non un partito-persona (come quelli di Monti, Ingroia, Tabacci e dello sciagurato Giannino, che sarebbero stati molto più utili al lavoro nel PD o nel PDL per migliorarli).

Infine voto PD perché è un partito di popolo e radicato, l’unico in grado di contrastare democraticamente le balle affermate da Grillo e dai suoi seguaci, grande pericolo per l’Italia di oggi: la distruzione del buono che ancora c’è nel nostro Paese non è riuscita a Berlusconi, potrebbe riuscire al nullismo di Grillo!

E alla Regione Lazio voto Zingaretti e do la preferenza a Eugenio Patanè, persona per bene, competente e di cui ho fiducia: andate a leggere le sue idee http://eugeniopatane.it/ .

Saluti e buon voto, Romolo Guasco

21-02-2013