Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Craveri Benedetta
Titolo: Amanti e regine
Editore: Adelphi 2005
Documentato, ricco, avvincente, si legge come un romanzo di avventure galanti il saggio della Craveri che ci accompagna nella storia delle donne che hanno fatto grande, talora scandalosamente, la monarchia francese. Sfilano davanti ai nostri occhi personaggi famosi di donne di cui spesso sapevamo solo il nome abbinato all'amante reale, la Pompadour, La Maintenon, Diane de Poitiers, Catherine de Medicis, Maria Antonietta, che, raccontate dalla Craveri nel loro contesto ambientale, oltre che storico, ci restituiscono degli spaccati della storia d'Europa che non si vorrebbe mai smettere di leggere.
Queste donne hanno avuto potere, privilegi, favori, ma hanno pagato molto duramente, alcune con la morte, altre con l'esilio forzato o con la reclusione, il loro periodo di felicità. Caterina e Maria de'Medici, le due italiane odiatissime, forse hanno avuto il maggior potere e lo hanno esercitato fino in fondo, ma la Francia non le ha mai amate, come non ha amato l'austriaca Maria Antonietta. L'autrice ci racconta però la storia di un paese che, tuttavia, nel bene e nel male, ha dato spazio alle donne e ne ha accettato le capacità politiche oltre che umane, più di altre nazioni europee.
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