Mi leggi????

di Elisabetta Bolondi
I lettori si formano da piccolissimi, purché ci siano genitori, nonni, zii, educatori, fratelli maggiori, librai, editori che credano nell’importanza di educare alla lettura fin dalla primissima infanzia bambini che riusciranno a vivere la pagina scritta, la fiaba, l’illustrazione, prima attraverso la mediazione degli adulti, e poi autonomamente.

Ci saranno crisi nella crescita, l’adolescenza aprirà altre porte all’immaginario dei ragazzi, ma poi, se la scuola e gli insegnanti faranno bene il loro lavoro, la lettura tornerà ad affacciarsi come un patrimonio di immagini e di idee senza le quali ogni persona è certamente più povera e più sola.
L’editore Donzelli ha compiuto una interessante operazione editoriale: ha pubblicato il corpus integrale delle fiabe di Charles Perrault, il grande scrittore che alla corte di Luigi XIV, il Re sole, nella magia della corte di Versailles, dove si aggiravano fra le dame e i gentiluomini Racine e Molière, scrisse nel 1697 per i piccoli e gli adulti le celeberrime favole….Ecco allora Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Il Gatto con gli stivali, Pollicino, Barbablù, Pelle d’asino che rivivono nella traduzione attuale e colta di Maria Vidale, mentre le illustrazioni inedite e insolite della francese Elodie Nouhen conferiscono al volume un fascino particolare. Ma un’altra particolarità rende questo libro diverso dalle numerosissime edizioni precedenti delle fiabe del grande narratore francese: la pubblicazione, alla fine delle storie, della o delle morali : infatti l’ironia contenuta in queste poche righe che l’autore aveva composto per dar conto delle proprie idee sul mondo, nelle raccolte dedicate ai bambini sono state quasi sempre omesse. Ecco allora cosa aveva scritto Perrault alla conclusione di Cappuccetto Rosso:
“Questa favola avverte le bambine, / specie se son graziose ed innocenti, / di non prestare ascolto alle moine / dei lupi travestiti da passanti. / Si sa che i lupi non sono tutti uguali / e che fra tutti i più pericolosi / son quelli che a forza di regali, / di promesse e discorsi zuccherosi / convincono le prede con le buone / a lasciarsi mangiare in un boccone.”
Dunque, oltre alle nove favole celebri, nel libro troverete una bella introduzione dedicata ai genitori, un commento della traduttrice, e soprattutto la traduzione integrale in versi di “Pelle d’asino”, favola un po’ in ombra perché contiene una storia scabrosa, l’amore di un padre per la bella figlia, tabù poco adatto alle orecchie infantili: una lettura restituita da non perdere, anche e forse soprattutto per gli adulti…..Senza di loro i piccoli lettori non crescono, ricordatelo ogni volta che un bambino vi chiede “Mi leggi???”


05-10-2011