Proiezione del documentario di Giovanna Gagliardo 'Il mare della nostra storia'
Grazie al Progetto Itaca, "Per la mente, con il cuore", è stato possibile vedere ieri a Cinecittà, nella restaurata Sala Fellini, il bellissimo documentario prodotto dall'Istituto Luce e diretto da Giovanna Gagliardo. Il Mare della nostra storia del titolo è ovviamente il Mediterraneo, mentre una canzone bellissima di Herbert Pagani ci fa emozionare nei titoli di testa del film. Si ripercorre la storia della Libia fin dalle origini della colonizzazione italiana del 1911, quando la città di Tripoli passa da essere poco più che un villaggio per diventare una città giardino verde, affacciata sul mare, allorchè,dopo l'arrivo della colonizzazione fascista,il regime invia in quella terra oltre ventimila coloni cui vengono fornite case, acqua, terre da coltivare. Le immagini del film dovute all'Istituto Luce e alle Teche Rai, si mescolano con interviste a molti dei protagonisti della vita degli italiani di Libia: grazie alla infaticabile Giovanna Ortu, Presidente dell'Airl onlus, l'associazione che meritoriamente riunisce gli Italiani che in seguito alle note vicende politiche, dovettero abbandonare quella che per loro era una seconda patria, nel film si ritrovano testimonianze, fotografie, filmini d'epoca che ilustrano quanto la vita di moltissimi nostri connazionali abbia avuto una gran parte della propria esperienza in quella terra. Marina Cicogna, Claudia Fellus,un gruppo di italiani che ora si sono stabiliti ad Anzio, tutti hanno un pezzo di vita strappata, una memoria indelebile, un rimpianto da testimoniare. Lo storico africanista, il musicista, il diplomatico, ognuno ha saputo raccontare un pezzo di storia, pubblica e privata, che si è conclusa quando il dittatore Gheddafi ha scacciato gli Italiani cattolici ed ebrei,commercianti e professionisti,tutti ormai radicati in Libia da generazioni.Le canzoni di Patty Pravo, la dolce vita tripolina, l'architettura rezionalista dei migliori architetti italiani, la litoranea, ma anche i deportati, i morti, le stragi di indigeni. Film completo, incalzante, interessante, commovente. Abbiamo bisogno di memoria, di fare finalmente i conti con il passato, anche recente.
07-02-2019
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Autobiografia di un picchiatore fascista
L'attore Marco Brinzi ha scritto un monologo tratto dal romanzo di Giulio Salierno, uscito per Minuimum Fax nel 2008, che verrà messo in scena al Teatro-Biblioteca del Quarticciolo, piccola sala romana che fa parte dei Teatri di cintura. L'occasione è la Giornata della Memoria 2019. Mai come quest'anno una riflessione sul mondo del neofascismo si rende necessaria vista la deriva che sta pervadendo una parte non piccola del mondo giovanile, a cominciare dalle curve ultrà degli stadi, ma non solo, come le cronache ci informano. Lo spettacolo va in scena domenica 27, ore 21, Teatro del Quarticciolo, via Ostuni.
27-01-2018
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E V E N T I
Domenica 27 Gennaio 2019
ore 21
Teatro biblioteca del Quarticciolo
via Ostuni
Roma
 
Autobiografia di un picchiatore fascista
un monologo di e con Marco Brinzi