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Letture
Tutto da leggere da tutti!!!!!
di Elisabetta Bolondi
Poco più di cento pagine esilaranti ci regala Francesco Piccolo, che ritrae tutti noi, davvero tutti, alle prese con la vita quotidiana nella città di Roma nel presente di una società convulsa, disordinata, ansiosa, piena di speranze troppo spesso deluse. Ecco l’io narrante alle prese con tutto il repertorio dei luoghi comuni linguistici più abusati, con le situazioni topiche nelle quali le nostre reazioni appaiono terribilmente omologate, ripetitive, stereotipate: l’estate ad agosto la città è più vivibile, quando qualcuno ci chiama la mattina presto al telefono chiedendo se dormivamo ancora non abbiamo mai il coraggio di ammetterlo, gli sms dopo le undici di sera che dicono.”dove sei?”e vogliono dire più di quelle due parole….. e poi l’idiosincrasia per le file, tutte le file, al supermercato, alla posta, al cinema, al botteghino del teatro; il rapporto nevrotico con il traffico e con i semafori, per l’ansia di essere sempre primi quando scatta il verde; le uscite al ristorante con gli amici: prenotazione del tavolo, richiesta del conto, scelta del vino; il posto in treno, in autobus, nei bagni dei locali pubblici.

Ma nel libro di Piccolo ci sono anche pagine dedicate al rapporto con le donne: la ragazza con cui il narratore passa un’estate in città, uscendo la sera e scambiando baci appassionati, che poi sparisce in un attimo senza spiegazioni; le commesse della Mas che escono la sera tutte insieme dal magazzino attese da fidanzati in moto che le portano via, chissà dove; il primo ragazzo di sua moglie, Michele, che a forza di nominarlo è diventato anche per lui “Michele nostro”. Bellissime le pagine dedicate alla memoria dei luoghi legati ai libri letti….Anna Karenina, Tenera è la notte, Vestivamo alla marinara, Sulla strada….libri amati o disamati, ma sempre evocati attraverso i posti in cui lui li aveva letti. Le ultime pagine del libro, quasi come un monologo interiore, costituiscono un lungo elenco di luoghi comuni del linguaggio di comunicazione e delle situazioni topiche a cui la tv e i giornali ci hanno abituato: esatto, non ci ho visto più, tu hai visto che caldo fa oggi?, ti volevo dire una cosa ma non mi ricordo, non è colpa mia, qualche linea di febbre, un minuto solo, la serata volge al termine…..oppure le chiacchiere negli uffici postali, il razzismo dei tassisti romani, un litigio furioso per una questione di principio, le mani unte di arachidi prendendo l’aperitivo, il fatto che nessuna donna riesce ad ottenere dal parrucchiere la pettinatura desiderata….
Un trattato di sociologia, un’analisi linguistica, una statistica sulle abitudini dei romani, un film di costume non avrebbe saputo fare di meglio del libro breve, intenso, acuto, efficacissimo che Piccolo ci ha regalato.
www.ventonuovo.eu
18-01-2011