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Attualità
Prima lezione di Storia all'Auditorium: Clitennestra, di Eva Cantarella
di Elisabetta Bolondi
Questa mattina all’Auditorium Parco della Musica è cominciato il nuovo ciclo di “Lezioni di storia”, l’appuntamento annuale con gli storici più significativi che tengono una lezione per un pubblico enorme che si affolla nella Sala Sinopoli: posti e abbonamenti era già esauriti la stessa mattina in cui ne è cominciata la vendita. L’iniziativa culturale, organizzata dalla Casa editrice Laterza, in questa edizione è dedicata alle donne.
Oggi, presentata dallo scrittore Paolo di Paolo, ha cominciato la rassegna Eva Cantarella, docente e studiosa milanese di grande prestigio, che ha scelto di parlare di una donna molto speciale: Clitennestra. Aiutata soltanto da un paio di immagini, la storica si è addentrata nel racconto del personaggio mitologico, della protagonista di numerose opere teatrali (da Eschilo ad Euripide), del personaggio femminile più odiato nel passato ed invece rivalutato e riambientato nei tempi più recenti: negli anni ottanta Dacia Maraini aveva scritto un testo femminista dando panni moderni ad una sua Clitennestra siciliana. Ancor più vicina a noi, la napoletana Valeria Parrella ha scritto nel 2007 un testo teatrale in cui una alto-borghese Clitennestra si innamora di un camorrista che la fa vivere blindata in una villa bunker salvo tradirla e venirne ucciso.
Insomma la scure bipenne con cui la donna di potere Clitennestra uccide il marito Agmennone appena tornato dalla guerra di Troia insieme alla sua schiava-concubina Cassandra, non è tanto l’arma della gelosia quanto la voglia di rimanere l’unica signora della città. La Cantarella ha poi citato Aristotele per spiegare il ruolo della donna nella filosofia antica, ruolo passivo che si è protratto, con il contributo della misoginia cristiana, fino a tempi vicini a noi. Le tante citazioni storiche, letterarie, mitologiche, giuridiche, filologiche, teatrali di cui si è servita nella sua lezione Eva Cantarella non hanno appesantito il suo discorso, fluito anzi con leggerezza anche se denso e complesso, soprattutto nell’ultima parte, più strettamente giuridica: vendetta, processi, testimonianze, ruolo dei parenti delle vittime sono stati i temi affrontati con piglio autorevole ma anche con la voglia di confrontarsi con il pubblico, che ha seguito con attenzione e ha partecipato con forza ed entusiasmo al dibattito finale. Applausi lunghi e fragorosi per l’oratrice, elegante con i suoi gioielli coloratissimi. Discreta e partecipe la presentazione di Paolo di Paolo.
Prossimo appuntamento l’11 dicembre con Andrea Giardina, che parlerà di Antonio e Cleopatra.

14-11-2011